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Maggio 22, 2024Maturità 2019: i nomi dei commissari esterni e le novità dal Miur
Giugno 19, 2024Come comunicato dal MIUR nel corso della serata del 30 maggio, lunedì 3 giugno sono stati pubblicati online i nomi dei membri esterni delle commissioni per gli esami di maturità 2019.
Adesso, quindi, i maturandi di tutta Italia conoscono i nomi dei commissari che decideranno le sorti della propria maturità.
Esami di maturità 2019 – cosa cambia rispetto agli anni precedenti
L’esame di maturità 2019, croce e delizia per migliaia di studenti che ambiscono a conseguire l’agognato diploma, sarà completamente diverso da quelli sostenuti negli anni scorsi.
Come ribadito dalla Circolare del MIUR del 4 ottobre e, successivamente, dal Decreto Ministeriale del 26 novembre 2018, l’esame sarà composto da due prove scritte, le cui tracce saranno entrambe elaborate direttamente dal Ministero, e da un colloquio orale.
I maturandi hanno la facoltà di scegliere l’argomento del primo scritto tra 3 tipologie e ben 7 tracce diverse, mentre il secondo, piuttosto che riguardare una materia in particolare, può essere multidisciplinare e contemplare tutte le materie che caratterizzano il singolo corso di studi.
Alla prova orale, diversamente dagli anni scorsi, il maturando non deve più illustrare gli argomenti riportati nella tesina interdisciplinare che, di fatto, sparisce.
Cambiano anche i requisiti necessari per essere ammessi agli esami: la tanto discussa alternanza scuola-lavoro e le Invalsi non sono più condizioni obbligatorie, sebbene lo siano destinate a diventarlo per i prossimi esami di maturità, nel 2020.
Commissioni esame di maturità – come funzionano
La commissione d’esame è formata complessivamente da sette docenti. Di questi, tre sono i cosiddetti membri interni, appartenenti all’organico dell’istituto e scelti dal consiglio di classe; si tratta, chiaramente, di docenti che gli esaminandi già conoscono bene, poiché titolari dell’insegnamento di quelle materie che non saranno affidate ai membri esterni della medesima commissione.
Altri tre commissari sono definiti esterni, poiché provengono da altri istituti, e sono nominati dal Ministero dell’Istruzione nel rispetto del cosiddetto principio di territorialità, che decide anche la materia da assegnare ad ognuno di essi.
I docenti interessati a svolgere il ruolo di commissario esterno inoltrano domanda al MIUR il quale, con Circolare apposita, definisce:
- le modalità di presentazione delle istanze
- individua i soggetti che hanno l’obbligo di candidarsi
- chi ne ha facoltà
- chi può presentare domanda di messa a disposizione.
Completa la formazione il presidente di commissione, soggetto esterno. I nomi dei commissari esterni, insieme all’identità del presidente di commissione, vengono resi noti solo a seguito della comunicazione del MIUR alle segreterie d’istituto e successiva pubblicazione sul sito del Ministero che, per quest’anno, è avvenuta il 3 giugno scorso.
Quanto guadagnano i commissari esterni per la maturità 2019
La partecipazione alle commissioni d’esame di maturità è un’attività regolarmente retribuita in base alle disposizioni di cui al Decreto Ministeriale del 24 maggio 2007, che fissa l’entità dei compensi da riconoscere ai presidenti di commissione, ai membri esterni e a quelli interni, oltre che gli eventuali rimborsi per le spese di trasporto sostenute.
In particolare, il D.M. stabilisce che il compenso spettante al presidente di commissione sia pari ad € 1.249 complessivi, che diventano € 911 per il membro esterno ed € 399 per quello interno.
Il rimborso spese, invece, è calcolato in funzione della distanza che intercorre tra la residenza del docente e la sede dell’istituto scolastico in cui espletare l’attività.
I rimborsi per le spese di trasporto sono calcolati sui tempi di percorrenza con i mezzi pubblici e così suddivisi:
- Meno di 30 minuti, rimborso di € 171
- Tra i 30 e i 60 minuti, rimborso di € 568
- Dai 60 ai 100 minuti € 908
- Oltre i 100 minuti rimborso di € 2.270,00
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